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  • Marchi patronimici

Il cog-nome come marchio. Quando gli elementi differenzianti possono permettere la registrazione di un marchio patronimico identico a quello già registrato

15 novembre 2016

di Annalisa Spedicato Le origini dell’uso patronimico come segno distintivo di un’attività economica, ovvero, l’utilizzo del proprio cog-nome per identificare la propria attività commerciale, si perde nella notte dei tempi. Probabilmente esso è stato una delle prime forme di marchio, impiegato, sin da epoche lontane, da artigiani e commercianti, per denominare botteghe, laboratori, sartorie, osterie, locande, ecc.
  • Indicazioni geografiche e denominazioni di origine

Assegnato il marchio IGP all'Anguria Reggiana

15 novembre 2016

Nella Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea è stato pubblicato il Regolamento di esecuzione recante l'iscrizione come IGP dell’Anguria Reggiana nel registro europeo delle denominazioni di origine e delle indicazioni geografiche protette, come prodotto della classe 1.6. Ortofrutticoli e cereali, freschi o trasformati di cui all'allegato XI del regolamento di esecuzione (UE) n. 668/2014 della Commissione.
  • Diritti di proprietà industriale - Aspetti generali

Prosegue la lunga guerra tra Esselunga e Coop rosse: il libro “Falce e Carrello” torna in Corte d'appello

14 novembre 2016

Ai fini della configurabilità della concorrenza sleale per denigrazione, le notizie e gli apprezzamenti diffusi tra il pubblico non debbono necessariamente riguardare i prodotti dell'impresa concorrente ma possono avere ad oggetto anche circostanze od opinioni inerenti in generale l'attività di quest'ultima, la sua organizzazione o il modo di agire dell'imprenditore nell'ambito professionale, la cui conoscenza da parte dei terzi risulti comunque idonea a ripercuotersi negativamente sulla considerazione di cui l'impresa gode presso i consumatori.
  • Marchi registrati

Principio di unitarietà del marchio UE e portata territoriale del divieto di prosecuzione degli atti in contraffazione

14 novembre 2016

ILARIA GARGIULO La Corte di Giustizia UE, in data 22 settembre 2016, si è pronunciata su una questione pregiudiziale concernente il rapporto tra il carattere unitario del marchio dell’Unione Europea e la portata territoriale dell’inibitoria e delle altre sanzioni contro la contraffazione del marchio, nel caso in cui questa venga accertata solo in una parte del territorio dell’Unione.
  • Marchi registrati

Unione europea e Italia allineate in materia di protezione dei marchi rinomati

11 novembre 2016

VINCENZO MELILLI - ALESSANDRO MANNINI Le legislazioni e i tribunali dell'UE stanno prestando maggiore attenzione allo sfruttamento dell'avviamento associato ai marchi d'impresa famosi e rinomati da parte di terzi, soprattutto in ragione dell'aumento dei tentativi di beneficiarne a titolo gratuito. Questo tema è oggetto di particolare preoccupazione in Italia, patria di alcuni dei marchi più prestigiosi al mondo nel campo della moda e del design.
  • Diritto d'autore sulle reti di comunicazione elettronica

La Corte di Giustizia salva l’eccezione di prestito pubblico nel caso di e-book reso disponibile da una biblioteca purchè la fonte della copia non sia illegale

10 novembre 2016

Secondo la Corte di Giustizia "il prestito di un libro elettronico (e-book) può, a determinate condizioni, essere equiparato al prestito di un libro tradizionale. In tale situazione è applicabile l’eccezione di prestito pubblico, che prevede, in particolare, un’equa remunerazione degli autori".
  • Invenzioni biotecnologiche e biodiversità

Il “no” della Commissione europea alla brevettabilità del broccolo ottenuto con metodi naturali

8 novembre 2016

Dopo una lunga attesa, la Commissione europea ha risposto all’invito ad essa indirizzato, mediante risoluzione del dicembre 2015 dal Parlamento europeo, di intervenire urgentemente per chiarire l’effettiva portata della legislazione europea in materia di invenzioni biotecnologiche (direttiva n. 98/44/CE del 6 luglio 1998), in particolare al fine di garantire la certezza giuridica per quanto riguarda il divieto di brevettabilità dei prodotti ottenuti mediante procedimenti "essenzialmente biologici".