di Claudia Dierna
La Corte d'Appello di Milano recentemente è stata chiamata a definire una causa incentrata sulla presunta violazione dell’art. 97 della L. n. 633/1941 ai danni di un noto ex calciatore e politico italiano, il quale ha dedotto nella controversia che lo vede protagonista la condotta illecita di sfruttamento e utilizzazione della sua personalità economica, della sua immagine, del suo nome e della sua notorietà. Poiché tale condotta è stata addebitata a struttura emozionale-espositiva, denominata "Casa Milan", allestita dall’omonima società calcistica come spazio espositivo idoneo ad offrire una conoscenza della storia della squadra di calcio, a cui si accede a fronte del pagamento di un prezzo commerciale per l’ingresso ed in cui è presente sia un negozio che vende prodotti e articoli sportivi marchiati sia un’area ristorazione, è emersa in giudizio la questione se il carattere didattico-culturale di tale esposizione possa venire meno per il fatto che la stessa risulti gestita da una società avente finalità di lucro.