• Marchi registrati

Contratto di licenza di uso del marchio: la Cassazione chiarisce se sussiste l’impegno negoziale di messa in produzione degli ordini da parte della licenziataria

29 ottobre 2024

La Suprema Corte di recente è stata chiamata ad annullare una sentenza della Corte d'appello di Venezia, che si era pronunciata in merito all'interpretazione del contratto di licenza di uso del marchio «Mao», utilizzato per contrassegnare calzature e borse, nonché alla fondatezza dell'addebito mosso dalla licenziante alla licenziataria di essersi resa gravemente inadempiente agli obblighi contrattuali «per non aver messo in produzione le calzature già oggetto di vendita». A tal proposito, la Corte ha accertato se in concreto, in base a quanto verificato in sede d'appello, fosse previsto dai contraenti un impegno negoziale di messa in produzione degli ordini da parte della licenziataria.
  • Diritti di proprietà industriale - Aspetti generali

Domande di intervento doganale a tutela della proprietà intellettuale: chiarimenti sul passaggio dal sistema nazionale FALSTAFF al portale unionale IPEP

29 ottobre 2024

La disciplina della tutela della proprietà intellettuale da parte delle autorità doganali è regolata dal Regolamento (UE) n. 608 del 2013, che prevede l'utilizzo di metodi elettronici per la presentazione delle domande di intervento (istanze di tutela) dell’autorità doganale nei confronti di merci sospettate di violare diritti di proprietà intellettuale (DPI).
  • Diritti d'autore - Software

Cheat software e videogiochi: per la Corte di Giustizia la modifica delle variabili temporanee nella RAM non costituisce violazione del diritto d’autore

28 ottobre 2024

di Andrea Vantini In data 17 ottobre 2024, la Corte di Giustizia si è pronunciata sulla controversia sorta tra il colosso dell’industria videoludica Sony Computer Entertainment Europe Ltd. (“Sony”) e le software house britanniche Datel Design and Development Ltd e Datel Direct Ltd. (“Datel”) (C-159/23), chiarendo alcuni limiti della protezione del diritto d’autore in materia software.
  • Diritti d'autore e diritti connessi - Aspetti generali

Plagio di un concorso a pronostici su eventi sportivi: necessaria l'originalità ai fini della tutela

28 ottobre 2024

La Corte d'Appello di Roma, a seguito della citazione per revocazione di una sentenza emessa nel 2016, è tornata a pronunciarsi sul caso riguardante il plagio di un concorso a pronostici ideato nel 1999, e denominato "Zeronovanta", mediante l'identico concorso "Totobingol" istituito decreto ministeriale del 2000.
  • Marchi registrati

Rischio di confusione tra marchi: la tutela più ampia dei marchi con un carattere distintivo elevato

28 ottobre 2024

La quinta commissione di ricorso dell'EUIPO (Ufficio dell'Unione Europea per la proprietà intellettuale) ha recentemente annullato una decisione adottata dalla divisione di opposizione ai sensi dell’articolo 71, paragrafo 1, seconda frase, RMUE, chiedendo alla divisione di opposizione di valutare nuovamente il rischio di confusione tra i marchi in conflitto.
  • Diritti d'autore e diritti connessi - Aspetti generali

“Casa Milan” allestita dall’omonima società calcistica come spazio espositivo: il carattere didattico-culturale viene meno se l’esposizione è gestita da una società avente finalità di lucro?

22 ottobre 2024

di Claudia Dierna La Corte d'Appello di Milano recentemente è stata chiamata a definire una causa incentrata sulla presunta violazione dell’art. 97 della L. n. 633/1941 ai danni di un noto ex calciatore e politico italiano, il quale ha dedotto nella controversia che lo vede protagonista la condotta illecita di sfruttamento e utilizzazione della sua personalità economica, della sua immagine, del suo nome e della sua notorietà. Poiché tale condotta è stata addebitata a struttura emozionale-espositiva, denominata "Casa Milan", allestita dall’omonima società calcistica come spazio espositivo idoneo ad offrire una conoscenza della storia della squadra di calcio, a cui si accede a fronte del pagamento di un prezzo commerciale per l’ingresso ed in cui è presente sia un negozio che vende prodotti e articoli sportivi marchiati sia un’area ristorazione, è emersa in giudizio la questione se il carattere didattico-culturale di tale esposizione possa venire meno per il fatto che la stessa risulti gestita da una società avente finalità di lucro.