La Cassazione in un suo recente arresto ha stabilito quale fosse la disciplina sanzionatoria applicabile ratione temporis al reato di "Contraffazione di opere d'arte", quale reato contro il patrimonio culturale, commesso nel caso sottoposto al suo esame, chiarendo che sussiste una perfetta continuità normativa tra la vecchia norma incriminatrice, ossia l'art. 178 del D.Lgs. n. 42/2004, vigente all'epoca dei fatti, e la nuova norma incriminatrice, ossia l'art. 518-quaterdecies, introdotto nel codice penale dall'art. 1 della L. n. 22/2022. Nonostante tale continuità, la norma successiva prevede, tuttavia, una più rigorosa cornice sanzionatoria, circostanza che porta la Corte a riconoscere l'operatività del divieto di irretroattività della legge sfavorevole e, dunque, l'applicazione della legge vigente al momento della commissione del fatto.