Concorrenza sleale: invio di diffide intimidatorie e diffamatorie a player strategici nel settore musicale
29 settembre 2025
Il Tribunale di Milano ha accolto un reclamo promosso dal titolare dei marchi italiani "Matia Bazar" riformando l'ordinanza cautelare impugnata e stabilendo che le diffide inviate dalle parti resistenti a player strategici nel settore musicale, pur formalmente dirette a tutelare marchi esteri, integrano un atto di concorrenza sleale per denigrazione idoneo a turbare l'attività dello storico gruppo musicale.








