• Marchi registrati

L’ENI non può registrare il marchio per abbigliamento, scarpe e cappelleria

22 maggio 2014

L’Eni s.p.a. ha chiesto nel 2011 al Tribunale dell’Unione Europea di annullare la decisione della prima commissione di ricorso dell'UAMI, con la quale era stata accolta l’opposizione di Emi (IP) Ltd. (titolare del marchio comunitario denominativo EMI registrato nel  2006 e del marchio comunitario figurativo EMI registrato nel 2008) alla registrazione, da parte di ENI s.p.a. del marchio denominativo ENI per prodotti e servizi della classe 25 dell’Accordo di Nizza del 1957, ossia per abbigliamento, scarpe e cappelleria (oltre ai servizi di vendita al dettaglio dei prodotti stessi).
  • Indicazioni geografiche e denominazioni di origine

Quando una indicazione geografica può essere disciplinata da norme nazionali: il caso 'Salame Felino'

22 maggio 2014

Con sentenza C-35/13 dell’8 maggio 2014, la CGUE ha definito il regime di protezione che uno Stato membro può applicare alle denominazioni geografiche prive di registrazione comunitaria, reiterando, in sostanza, il principio del primato comunitario assoluto in materia di indicazioni geografiche protette, almeno in quei settori - come quello alimentare - già coperti dalla disciplina comunitaria.
  • Nomi a dominio

Utilizzare un marchio come nome a dominio per il redirect ad altro sito non integra necessariamente l'uso del relativo marchio

21 maggio 2014

Con ordinanza del 16 maggio 2014 il Tribunale di Firenze, pronunciandosi in via cautelare sul rischio di confusione tra marchi, ha affermato - ricordando l'orientamento giurisprudenziale della Corte di Cassazione - che il giudizio di confondibilità dei segni distintivi a confronto deve essere condotto con minore rigore nel caso di "marchio debole", a causa dell’attenuata attitudine individuante del segno che sul mercato non ha raggiunto un’effettiva e conclamata risonanza. Ed ha aggiunto che la registrazione del segno distintivo come nome a domino non integra sic et simpliciter l’uso del relativo marchio.
  • Made in Italy

Made in Italy: il marchio unico nazionale finalmente pronto al decollo?

20 maggio 2014

Sabato 17 maggio, il Consorzio Conosci di Conflavoro – Confederazione piccole e medie imprese, associazione nazionale che raggruppa circa 35mila imprese italiane attive nei diversi settori del Made in Italy, è divenuto ufficialmente il soggetto gestore per l'assegnazione del Marchio Unico Nazionale e della Certificazione Volontaria di Conformità d'Origine e Tipicità Italiana.