di Francesco Venturoli
Ormai è sotto gli occhi di tutti: l’Intelligenza Artificiale sta cambiando, nel bene e nel male, il modo in cui produciamo, cerchiamo e “consumiamo” informazioni. Ma c’è una domanda che, sempre più spesso, inizia a farsi spazio: fino a che punto un modello di IA può spingersi prima di sconfinare nella violazione del diritto d’autore? Una domanda che non è più “solamente” teorica, perché per la prima volta arriva davanti a un tribunale italiano. E il caso è di quelli destinati a far discutere.









