Avviso ai naviganti

Avviso ai navigantiIl blog del Prof. Stefano Sandri

Perché un avviso ai naviganti. Nietzsche, proprio lui, quello del nichilismo nero, che più nero non si può, una volta ha scritto che non c'è nulla di meglio che andar per mare senza meta, ricetta infallibile per ogni sopravvivenza.
Verissimo, sono andato in barca a vela per 30 anni e sono ancora qui, a divertirmi con la Proprietà intellettuale. Chi ha mai detto, infatti, che per parlare di cose serie, anzi serissime al punto di rischiare di essere noiose, non si possa veleggiare leggeri? Per restare nella metafora, ho pensato di rivolgermi ai "naviganti", naturalmente quelli che oggi vanno per rete, magari cercando, legittimamente, qualche pesce e, come dal teutonico insegnamento, senza una meta precisa.
Voglio dire che, visto il poco tempo che abbiamo tutti, mi sembra più' utile in questo momento, attrarre l'attenzione sulle cose essenziali, pescando nel mare immenso delle informazioni, quelle che possono orientare il professionista e operatore della P.I. Ecco perché mi è parso emblematico intitolare il mio blog "Avviso ai naviganti!". Avviso, appunto, nel senso di avvertire, ri-chiamare l'attenzione e rinviare poi per gli approfondimenti, la prima sempre più distratta dai clienti che non pagano, i secondi sempre più compressi dalla ineludibili scadenze. Occorre, in altre parole, sentire dove ti può portare il vento e da dove viene. In questo mio esercizietto mi servirò molto delle immagini e della libertà di espressione (vedere per credere: www.stefanosandri.it).
Certo, quando si tratta di una sentenza della Corte di Giustizia, non è mica semplice. Una sera, davanti ad una birra ad Alicante, il non dimenticato Avv. Generale Dámaso Ruiz-Jarabo Colomer, al quale lamentavo la stucchevole ripetitività delle sentenze comunitarie, mi replicò che, almeno sul marchio e design, si stava costruendo passo passo la emergente giurisprudenza per cui bisognava saper cogliere le sfumature o nuove parole che venivano introdotte di volta in volta, per capire evoluzioni e tendenze. Il che però non ha impedito, anche di recente, grossi capitomboli nella coerenza delle motivazioni e loro pasticciacci.
Ma tranquilli: gli avvisi ai naviganti servono proprio a prevenire i pericoli. FidateVi dunque del vostro skipper!

 

Design e territorio

22 marzo 2019

Sono pochi i casi che hanno riguardato nella nostra giurisprudenza il rapporto diretto tra il design e il territorio. Ricordo a fatica una controversia relativa alla protezione sotto il profilo del diritto d’autore dell’immagine dell’arena di Verona espressa in un’icona rappresentativa della città e un altra sulla confondibilità come marchio dell’immagine del Colosseo a Roma, a simbolo della città eterna.

Adoro te e la libertà di sognare

15 marzo 2019

Recenti decisioni dell’EUIPO confermano la consolidata giurisprudenza negativa in tema di marchi cd. evocativi e suggestivi. Dopo il caso ARMONIE (commentato nel mio Avviso ai Naviganti, con l’emblematico titolo di Canzoni stonate, in SPRINT sistema proprietà intellettuale) la 5° Commissione di ricorsi riprende il tema nella identica motivazione, argomentazioni e conclusioni, nel caso molto simile ADORO TE (EUIPO 25/01/2019, R 1703/2018-5).

Riconoscere la testimonial

8 marzo 2019

Vi ricordate certo di Elisabetta CANALIS, quella bella ragazza che per un pò sembrava dover sposare il bellissimo George CLOONEY? Beh, ha fatto causa ad una società che ne aveva manipolato l’immagine, dopo la scadenza degli accordi a suo tempo intervenuti, e l’ha vinta, e con piena ragione.

Advocacy

4 marzo 2019

ll termine descrive la situazione in cui un consumatore, spontaneamente sollecitato, raccomanda un certo brand  ad amici o parenti. Corrisponde al nostro passaparola. L’advocacy può avvenire anche spontaneamente per effetto della semplice partecipazione ad un gruppo. E’ la parola chiave, la keyword del momento e – anche se non è nuova –viene posta al centro  del marketing 4.0 dal fondatore del marketing moderno, il mitico Philip KOTLER.

Canzoni stonate

25 febbraio 2019

E’ il titolo di una famosa e bellissima canzone di Gianni MORANDI: degli amici si incontrano e in piena armonia qualcuno suona la chitarra, e stona. Anche il Tribunale UE (causa T‑88/18, 05/02/2019, ARMONIE)  si  riunisce in buona armonia, ma stona, anzi stecca. Almeno questa è la mia idea che vorrei spiegare.

Achtung! Mind the gap!

5 febbraio 2019

Tutti sanno cos’è l’attenzione, ma definirla è un’altra cosa. Per quello che interessa la proprietà industriale possiamo dire che ci aiuta a selezionare le informazioni che provengono dal mondo esterno che così vengono depositate nella nostra memoria.

Conta solo la domanda

11 gennaio 2019

Conta quello che dico io o decide l’EUIPO? Mi sono già occupato del problema, ma mi pare che è pacifico, nei giudizi di nullità e invalidazione del marchio registrato, che l’accertamento della identità del segno debba fondarsi unicamente su quanto appare dalla domanda di registrazione (cfr. Avviso ai naviganti, Il cubo di RUBIK), come insegna la nostra migliore dottrina (SENA in particolare). Diversa potrebbe invece essere la soluzione nei procedimenti di contraffazione.

Il magic number seven

3 gennaio 2019

Questi due marchi europei, destinati a contraddistinguere nella classe 9 lenti, occhiali e accessori, sono o no confondibili?

Tutelabilità di un sapore con il diritto d’autore

5 dicembre 2018

La questione centrale esaminata dalla Corte di Giustizia (C-310/17, 13/11/2018, presentata dall’Avv. Cavagna su SPRINT Sistema Proprietà Intellettuale) è se il sapore di un alimento possa essere protetto ai sensi del diritto d’autore. Si tratta del sapore dell’HEKSENKAAS, un formaggio spalmabile con panna e erbe aromatiche, creato nel 2007 da un commerciante olandese, che ho già commentato di recente in Avviso ai naviganti: Che sapore ha? Tempi duri in arrivo per i master chefs, esaminando in particolare le conclusioni presentate dall’Avv. Generale M. Wathelet.

Quando lo chef esagera: i marchi di movimento

26 novembre 2018

Nel mio recente post (Che sapore ha? Tempi duri in arrivo per i master chefs) ho reiterato i dubbi sulla registrabilità dei marchi di sapore e la tutelabilità delle ricette culinarie come opere creative protette dal diritto d’autore. Ma i chefs, più o meno master, sono sempre più all’ordine del giorno ed ecco che si affacciano ora anche nei marchi di movimento, che per inciso, insieme agli altri marchi di immagini rappresentano ormai più del 40% delle domande globali di marchi.

Se anche le scimmie si fanno un selfie: quid juris?

19 novembre 2018

Pare che una scimmia (macaco), di nome NARUTO, del parco nazionale di North Sulawesi (Indonesia) abbia azionato l’autoscatto della macchina del fotografo David Slater, posizionata su cavalletto per inquadrare un determinato scorcio, un vero e proprio selfie, insomma.

Lo spezzatino è andato in fumo

24 settembre 2018

Qualcuno ricorderà forse questo marchio che ha costituito oggetto di un mio Avviso ai naviganti (157 paragrafi per negare la libertà dell’impresa, 27/11/2016), fortemente critico nei confronti della sentenza T-579/14, 09/11/2016, Birkenstock Sales GmbH che ha concluso per la mancanza di distintività del segno in quesione. Scrivevo che avviluppato nella rete dei suoi frammentati precedenti, il Tribunale era riuscito a cucinare uno spezzatino di argomenti per negare il marchio comunitario a questo segno. La Corte di Giustizia (C-26/17, 13/09/2018) ha ora confermato la sentenza ricorsa (questa volta mettendoci solo 78 paragrafi), mandando così in fumo lo spezzatino.

Che sapore ha? Tempi duri in arrivo per i master chefs

17 settembre 2018

Difficilmente la domanda potrà maturare in un marchio distintivo di un prodotto o godere della protezione del diritto d’autore. I segni c.d. gustativi fanno parte dei segni non-convenzionali (come quelli sonori, olfattivi etc.) ma la loro registrabilità come marchi è sempre stata esclusa. Per questa ragione le imprese - sempre allettate dall’idea di provocare comunque l’attenzione dei consumatori – si sono orientate verso delle forme alternative di tutela, come quelle offerte dal DLA.

Attenzione: più attenzione

30 luglio 2018

Ne ho viste di cotte e di crude, da quando ho avuto l’incauta leggerezza di accogliere l’invito dell’UIBM a dar loro una mano come esaminatore nelle opposizioni. Il che è comprensibile, perché all’inizio Avvocati e Consulenti hanno pensato bene di applicare – mutatis mutandis – la loro esperienza derivante dal sistema opposizioni nel marchio comunitario. 

Io so’ io e voi non siete...

23 luglio 2018

Chi non conosce questa esilarante battuta del Marchese del Grillo (in arte Alberto Sordi), che la mia innata decenza verbale m’impedisce di completare? A volte, mi son chiesto se questo non fosse il recondito pensiero stizzito di quel giudice al quale avevo cercato di mostrare il valore di una decisione nord-americana o britannica.